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Il rosso di D’Alema nella terra del Cervaro della Sala

Il rosso di D’Alema nella terra del Cervaro della Sala

Benvenuti in una terra magica, cari lettori di Tagliatella Tonic, dove le colline umbre non producono solo vini di grande pregio, ma ora anche le ambizioni politiche si trasformano in calici da degustare. Oggi parliamo del vino rosso di Massimo D’Alema, l’ex Premier italiano che ha deciso di abbandonare le stanze del potere per dedicarsi alle vigne. Sì, avete capito bene, D’Alema ha piantato le sue radici nel mondo enologico, proprio qui, ad un tiro di schioppo dal regno indiscusso del Cervaro della Sala.

Dal Parlamento alla Vigna: Un Cambio di Scena Degno di Shakespeare

C’è chi passa dal parlamento alla pensione, e chi invece decide di rimboccarsi le maniche e affondare le mani nella terra. D’Alema appartiene alla seconda categoria. Perché limitarsi a discutere di politica quando puoi far fermentare le tue opinioni in botti di rovere? Tra un dibattito e l’altro, il nostro eroe ha trovato il tempo di produrre “Sfide”, un nome che sembra un po’ una dichiarazione di intenti, una sorta di “Eccomi, adesso vi mostro cosa so fare”.

La Sfida dell’Ex Premier

“Sfide” è un vino rosso che racconta la storia di un uomo e del suo tentativo di reinventarsi. Si dice che i migliori vini nascano dalle sfide più grandi, e chi potrebbe avere più esperienza in questo campo di un politico navigato? Con la stessa determinazione con cui ha affrontato la politica, D’Alema ha messo alla prova le sue capacità vinicole. Ed ecco a voi un vino che promette di essere tanto audace quanto il suo creatore.

Sfide IGP Rosso Umbria

Uva: Cabernet Franc e altri vitigni
Zona di produzione: Località Montini (comune di Narni, Umbria)
Terreno: Di medio impasto tendenzialmente argilloso e ricco di scheletro
Altitudine del vigneto: 160 metri s.l.m.
Sistema di allevamento: Guyot
Densità dei ceppi: 5400/ha
Produzione per ettaro: 80 q.li
Resa uva in vino: 65%
Epoca della vendemmia: Metà settembre
Vinificazione: In acciaio
Invecchiamento: In barrique per 8/10 mesi e affinamento in bottiglia per almeno 4 mesi
Prima annata prodotta: 2012

Un Viaggio tra le Colline di Narni

La produzione di “Sfide” avviene nella pittoresca località di Montini, nel comune di Narni, Umbria. Qui, i vigneti si estendono su terreni di medio impasto, tendenzialmente argillosi e ricchi di scheletro. A un’altitudine di 160 metri sul livello del mare, le viti sono allevate con il sistema Guyot, con una densità di 5400 ceppi per ettaro. Con una produzione di 80 quintali per ettaro e una resa uva in vino del 65%, la cura e l’attenzione ai dettagli sono evidenti in ogni fase del processo.

La Vendemmia e la Vinificazione

La vendemmia avviene a metà settembre, momento in cui l’uva raggiunge la perfetta maturazione. La vinificazione in acciaio assicura che i sapori rimangano puri e incontaminati. Successivamente, il vino viene invecchiato in barrique per 8-10 mesi e affinato in bottiglia per almeno 4 mesi, permettendo ai sapori di svilupparsi e maturare.

Degustazione con un Tocco di Politica

Ecco il momento clou: la degustazione. Ci si aspetterebbe un vino che parli di potere, di complotti e di lunghi dibattiti. Invece, “Sfide” sorprende con note di frutti rossi, spezie e un tocco di legno che ricorda le vecchie stanze del palazzo. Al primo sorso, potresti quasi immaginare D’Alema che ti spiega le sottigliezze della geopolitica tra una nota di ciliegia e un retrogusto di tabacco.

Il naso rivela subito un bouquet complesso e intrigante: sentori di frutti di bosco, ciliegie mature e prugne secche si mescolano con delicate note speziate di pepe nero e vaniglia. Il legno delle barrique aggiunge una profondità affumicata che evoca immagini di antiche biblioteche piene di volumi polverosi.

Al palato, “Sfide” mostra una struttura ben bilanciata e tannini morbidi che accarezzano la lingua. I sapori fruttati sono ricchi e intensi, con una nota di cacao e caffè che emerge nel finale, prolungando il piacere della degustazione. È un vino che parla di tempo e dedizione, di radici profonde e di ambizioni elevate.

Un Brindisi alla Riscossa

D’Alema ha dimostrato che le sue capacità non si limitano ai salotti della politica. Ha portato la sua esperienza e la sua determinazione nei vigneti, creando un vino che non solo celebra la tradizione umbra, ma che aggiunge un tocco di provocazione e innovazione. A pochissima distanza da Orvieto, famosa per i suoi bianchi, ci si trova ora a fare i conti con un rosso che porta con sé il peso della storia e l’ambizione di un uomo che non ha mai smesso di sfidare se stesso e gli altri.

Conclusione: Alla Salute della Politica!

Quindi, cari lettori, la prossima volta che vi troverete di fronte a una bottiglia di “Sfide”, non pensate solo a un vino rosso. Pensate a una storia di cambiamento, di coraggio e, perché no, di un po’ di sana irriverenza. Brindiamo con l’annata 2017 del rosso di D’Alema, perché anche in politica, come nel vino, ogni tanto serve un po’ di audacia per far risaltare i veri sapori della vita.

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